Loparco: "Noi favoriti? Ci sono tante squadre che possono puntare alla C1"


19/12/2019 - Il tecnico del Futsal Valdarno si confessa quando siamo quasi al giro di boa del campionato

Il Futsal Valdarno sta veleggiando nelle primissime posizioni del girone "terra" della C2. Ad una giornata dal termine del girone di andata è già matematicamente secondo, in linea con quelle che erano le ambizioni di inizio stagione. A sessanta minuti dal giro di boa, abbiamo cercato di analizzare il momento del team gialloblu con il tecnico Alessandro Loparco, vero "deus ex machina" della società valdarnese. 
Alessandro cominciamo dai tre punti conquistati venerdì scorso. Avversario difficile, ma vittoria convincente. 
Si abbiamo trovato un avversario che non ha mai mollato nonostante fosse sotto di tre reti dopo 15’. Dopo tanti nostri errori uno contro il portiere era addirittura riuscito a riportarsi sul 3–2 ad inizio secondo tempo, prima di cedere definitivamente sul 5–2.
Resta comunque una vittoria abbastanza netta con un po’ di incertezze anche dovute alle rotazioni con i nuovi acquisti.
Restate a tre punti dal Deportivo, ti aspettavi un campionato di vertice dalla squadra di Laurenti?
Onestamente no, anche se ero sicuro che avrebbero fatto i playoff. Certo il ritorno di Arcangioli aveva aumentato la qualità, ma le vere sorprese sono state Pernezha e Villegas che hanno alzato nettamente il livello, oltre alla solita compattezza difensiva e di squadra. 
Credi che per la vittoria del campionato sia un discorso a due? Oppure pensi che chi insegue possa tornare in corsa
Assolutamente no, non sarà una corsa a due. Il Deportivo non si potrà più nascondere, ma la grande favorita per me era e resterà il Pontassieve soprattutto ora che ha ritrovato serenità e compattezza. Credo possa vincere quasi tutte le partite da qui alla fine anche per la grandissima qualità dei suoi effettivi.  Sicuramente lotteranno per il campionato anche Torrita, San Giovanni, La Sorba e San Michele tutte squadre ben attrezzate e di qualità. Si deciderà tutto nelle ultime giornate.
Chiudere il girone di ritorno con il derby con il Terranuova. Che partita ti aspetti?
Una partita difficilissima per tre motivi. Il primo è che è un derby e quindi già di per se difficile. Il secondo perché troveremo un Terranuova in netta ripresa, con tanti giocatori che hanno disputato la serie cadetta e che possono tranquillamente lottare per i playoff. Terzo perché noi saremo in grande emergenza, con Festa e Matrone ai box per infortunio, Savà rientrato in Sicilia per le vacanze e altri ragazzi acciaccati.
Mercato importante in estate e mercato importante a dicembre. Per tutti siete una corazzata, ma non sempre i nomi sono sinonimo di risultato. 
Mercato, più che importante, direi ben programmato in estate e a dicembre. Non abbiamo acquistato molti giocatori, ma quelli arrivati sono tutti di qualità, che potevano stare bene nel gruppo e aumentare il numero di giocatori utilizzabili per le rotazioni.
Ovviamente, magari leggendo i nomi, i nostri avversari si impegneranno ancora di più per batterci, ma non si vince con i nomi ma con il lavoro, la voglia di lottare, l’umiltà e il gruppo. Perché lo sport non è una scienza esatta, ma lascia sempre aperta a tutti la possibilità di fare bene.
Nella tua carriera ha allenato per anni tra Serie D e C2, ma mai in C1. Quanto ti manca un'esperienza nel massimo campionato regionale?
Onestamente mi ero prefisso di arrivare in C1 entro i 40 anni, altrimenti avrei smesso. Per fortuna ho deciso di continuare (ora ne ho 42) e certamente mi piacerebbe tantissimo misurarmi con la categoria, ma resto ben consapevole che sarà durissima raggiungerla, anche perché tutti si dimenticano troppo spesso che siamo una neopromossa.
Il Valdarno è una delle zone più ricche di squadre di calcio a 5 della Toscana, come ti spieghi questo amore per il futsal?
Credo che il grande merito sia stato della Futsal Sangiovannese, perché vedendo tante partite di loro in C1 mi sono innamorato del futsal lasciando il calcio a 11, che era stato il mio grande amore da giocatore fino a 16 anni e poi con l’idea di iniziare ad allenare molto presto. Grazie al loro lavoro e la grande passione messa in questi anni, hanno sdoganato tante persone nella nostra zona dal pensare solo al calcio ed invogliato tanta gente a costituire squadre.